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Il colloquio di lavoro
Inserito il 03 novembre 2014 alle 19:31:31 da admin.

 

 

 

 

Il colloquio

Il colloquio di selezione è il momento più delicato della ricerca di lavoro poiché in quella sede, in un'ora o anche meno, il candidato dovrà convincere il selezionatore di essere la persona giusta per quel ruolo. Non è altro che è un'operazione di marketing, in cui il candidato deve dare una piena immagine delle proprie capacità, assicurandosi che l'intervistatore abbia informazioni a sufficienza per prendere una buona decisione.
Il colloquio è, inoltre, un momento di confronto e di scambio reciproco di informazioni tra candidato e azienda.

A seconda del tipo di profilo ricercato, si possono distinguere due tipi di colloquio:

Colloquio di gruppo
Se la selezione riguarda un numero nutrito di posizioni o profili di neolaureati o di neodiplomati, è probabile che il colloquio iniziale si strutturi come semplice incontro informativo in cui l'azienda descrive se stessa, il percorso di crescita dei dipendenti e le caratteristiche delle persone richieste. A volte l'uso del colloquio di gruppo è utilizzato dai selezionatori per verificare le reali capacità dei singoli di interagire con altre persone, rappresentate in quel momento dagli altri partecipanti alla selezione e un domani da colleghi e superiori.

Colloquio individuale
Il colloquio più classico, invece, è svolto singolarmente e può ripetersi più volte con diversi interlocutori a seconda delle dimensioni dell'azienda. Più la società per cui si partecipa alla selezione è di grandi dimensioni e strutturata in divisioni, maggiore sarà il numero di persone che si dovranno incontrare. Diversamente in una piccola società s'incontrerà probabilmente fin dal primo incontro il responsabile o l'amministratore delegato.

 

Metodologia di selezione

Le metodologie a disposizione per la selezione del personale sono molte, ma quelle realmente valide pochissime. In realtà, ormai, l'azienda che ricerca personale basa la propria scelta sul colloquio individuale o di gruppo, affidato a esperti di selezione dell'azienda stessa o a consulenti esterni.
Il candidato che si trova ad affrontare un colloquio di selezione, spesso è disorientato perché non è informato su come siano organizzati i colloqui e soprattutto su quali strumenti si utilizzino ai fini della valutazione.
L'obiettivo del selezionatore non è quello di rifiutare i candidati, ma quello di analizzare attentamente ogni aspirante per verificare se esiste congruenza tra le caratteristiche personali del singolo e il profilo ideale richiesto.
Per arrivare ad identificare il candidato più adatto, vengono presi in considerazione molti elementi, tra cui i più importanti sono:

  • le conoscenze professionali acquisite nelle precedenti esperienze lavorative;
  • le attitudini, le motivazioni e le aspettative;
  • le capacità specifiche richieste dal lavoro in questione;
  • le potenzialità di sviluppo;
  • il livello di adattabilità all'ambiente aziendale e il grado di flessibilità.

Oltre al colloquio, molto spesso, il selezionatore si serve di test mediante i quali è possibile ottenere misurazioni standardizzate delle diverse caratteristiche di un individuo (attitudini, capacità, funzioni intellettuali, conoscenze, carattere, personalità).
I test possono essere suddivisi in diverse tipologie:

  • TEST DELLA PERSONALITÀ: permettono di far emergere le note caratteriali salienti del soggetto. Questi test possono essere sia a risposta aperta, con una piena libertà nella risposta, sia a risposta chiusa, dove le possibili soluzioni sono indicate dall'esercizio e il candidato ne dovrà scegliere una;
  • TEST ATTITUDINALI: sono volti a misurare specifiche qualità del candidato, come la facilità di comprensione verbale, la capacità di ragionamento o l'attitudine numerico-matematica;
  • TEST D'INTELLIGENZA: forniscono la misura globale delle capacità intellettive del candidato;
  • TEST DI CONOSCENZA: hanno lo scopo di valutare il livello di preparazione di una persona in merito alla conoscenza di specifiche discipline o argomenti.

 

 

Le fasi del colloquio

Il buon esito di un colloquio di selezione è in parte determinato dalla fase che lo precede: come in un'interrogazione a scuola, non si può rischiare di arrivare impreparati.
È importante quindi, prima di affrontare l'intervista, documentarsi circa la società alla quale ci si propone, valutando il mercato in cui opera, l'attività e la mission aziendale.
È opportuno, inoltre, prepararsi alle eventuali domande che il selezionatore porrà, scegliendo un modo chiaro e conciso per rispondere. In quest'ottica è meglio pensare anche alle domande da porre all'interlocutore sull'azienda e sulla posizione offerta.
Non è da tralasciare, poi, la scelta dei punti di forza su cui far leva durante il colloquio. È importante aver chiari quali sono i punti del curriculum da evidenziare e quali le esperienze più gratificanti e più qualificanti.
Naturalmente è necessario tenere conto che, durante l'intervista, il selezionatore potrebbe insistere su eventuali punti deboli. Individuarli prima può servire ad affrontarli e a presentarli in una prospettiva più ampia e addirittura in un'ottica positiva e di miglioramento personale.

Il colloquio è potenzialmente il primo giorno di lavoro, per cui, fondamentale è fare una buona impressione poiché, come realisticamente ricordano gli americani "you never have a second chance to make a first impression".
Il selezionatore ricorderà la serietà del candidato innanzi tutto se si presenterà in orario, annunciandosi in maniera chiara.
Come rilevato in precedenza il colloquio è una relazione, un processo a doppio senso ed è un momento importante per entrambe le parti. Il selezionatore ha interesse a far parlare il candidato per capire come ragiona, come sa interagire, come polemizza o se sa mediare. Vorrà capire che opinione ha di sè e degli altri, quali sono le sue aspirazioni e come pensa di raggiungerle.
Il candidato dal canto suo dovrà cercare di capire le reali esigenze dell'azienda e valutare ciò che è offerto. L'atteggiamento da adottare è dunque di collaborazione con l'interlocutore.

Così come il preambolo, anche la conclusione del colloquio di selezione ha la sua importanza: nel congedarsi dal selezionatore il candidato dovrà essere cordiale, ringraziando e chiedendo, con discrezione, quali saranno i passi successivi dell'iter di selezione.
È opportuno fare presente con gentilezza e non con arroganza se si stanno valutando altre proposte, ma non dare l'impressione di avere impazienza nel conoscere l'esito del colloquio.
Anche nei giorni successivi non sarà necessario telefonare insistentemente per aver notizie.
Un tempo accettabile è un mese dopo la data del colloquio.

 

Body language

"If your mouth says hire me and your body says something different, you have a problem".

Durante il colloquio non sono soltanto le parole ad avere il loro peso: tutto il nostro corpo comunica. Il modo di vestire, la postura, le espressioni e la gestualità possono influenzare in maniera determinante il giudizio dell'interlocutore.
Questi elementi sono classificati come comunicazione non verbale (CNV)
La CNV, proprio perché rientra nella sfera dell'istintivo, è molto meno controllabile e va curata con maggiore attenzione.

Come vestirsi
È indubitabile che l'immagine è data anche dall'abbigliamento poiché denota una scelta di stile. Ma quello che è importante capire è che durante il colloquio di selezione anche il look deve dare una sensazione di affidabilità e di serietà.
In genere alle donne è concessa più libertà ed è apprezzata una certa eleganza sobria. Gli uomini sono più costretti al "giacca e cravatta" anche se è sempre meglio valutare a priori se il colloquio avverrà in realtà che danno all'apparenza molta importanza: società di consulenza o banche d'affari.

Come parla il corpo
Il linguaggio del corpo è un tipo di comunicazione involontaria, non consapevolmente inviata, e, altrettanto non consapevolmente, ricevuta, ma di sicuro molto potente ed efficace.
Il corpo, insomma, dice la verità a dispetto di tutte le nostre intenzioni di mentire, perché nel corpo risiedono le nostre emozioni più profonde, quelle che la nostra mente non è riuscita ad addomesticare.
Per cui durante il colloquio è bene evitare di avere un tono di voce affannato o precipitoso, un movimento nervoso o contratto delle mani, una posizione rigida sulla sedia poiché sono fenomeni che possono lasciar trasparire tensione.
Ugualmente bisognerà evitare gli atteggiamenti di difesa, cioè di chiusura, di rigidità e scontrosità (braccia conserte, faccia contratta, sguardo corrugato) perché porterebbe l'interlocutore a pensare che il candidato abbia dei problemi di rapporti interpersonali.
La stretta di mano e il tono di voce, infine, concludono il quadro: la prima deve essere vigorosa e il secondo leggermente più alto del normale.

 

 

 

Il galateo del colloquio

 


Se quelle sopra descritte sono le linee guida per il buon esito, qui di seguito sono elencati i comportamenti da tenere sempre:

  • arrivare in orario, né in ritardo né troppo in anticipo;
  • portare una copia del curriculum;
  • presentarsi in ordine;
  • tenere il cellulare spento;
  • non fumare;
  • non invadere la scrivania;
  • non fare discorsi politici;
  • non "bluffare" (il selezionatore se ne accorgerà e per noi sarà del tutto controproducente);
  • non alzarsi per primi quando il colloquio è finito.

 

 

 

 

 

 

I tuoi studi

  • Quali persone e quali fattori hanno inciso nella sue scelte scolastiche? In che modo?
  • Quali materie studiava più volentieri?
  • Quali materie le piacevano di meno e perche? Ha avuto qualche difficoltà a superare i relativi esami?
  • Quanto tempo ha impiegato per laurearsi?
  • Quali competenze pensa di aver acquisito o potenziato durante l'Università e in che modo?
  • Ha incontrato delle difficoltà?
  • Come si relazionava ai suoi compagni?
  • Farebbe ancora le stesse scelte?
  • Ha frequentato qualche Master o corso di specializzazione?
    Che cosa ha guidato la sua scelta?
  • Cosa pensava di fare con il suo titolo di studio, quando ha iniziato l'Università?
  • Ha studiato vicino o lontano da casa?
  • Ha diviso un appartamento con qualcuno? Come si è trovato?
  • Ha lavorato durante gli studi?
  • Quali ricordi, piacevoli o spiacevoli, le sono rimasti del periodo universitario?
  • Ha partecipato attivamente ad associazioni studentesche?
  • Quando e quante ore al giorno studiava?
  • Studiava con continuità o in prossimità degli esami?
  • Preferiva studiare da solo o con altri compagni?
  • Come e con chi trascorreva il suo tempo libero?

 

Le tue competenze

  • Mi descriva le sue esperienze professionali.
  • In che azienda lavora al momento?
  • Che obiettivi ha la sua funzione? In che modo pensa di averli raggiunti?
  • Gestisce direttamente dei dipendenti? Come fa a motivarli?
  • Come valuta la sua performance lavorativa?
  • Descriva la cultura dell'azienda in cui lavora.
  • Quali sono i principali valori dell'azienda e come si discostano dai suoi?
  • Che cosa pensano di lei i suoi collaboratori?
  • Descriva il tipo di persona con cui le piace lavorare?
  • Quali sono le maggiori soddisfazioni del Suo lavoro?
  • Che cos'è per lei il successo e come lo raggiunge?
  • Quali successi ha ottenuto nella sua vita?
  • Quali insuccessi? Perché e come ha reagito?
  • Quali sono gli aspetti negativi della sua attività?
  • Mi descriva una difficile situazione di stress che ha affrontato e gestito.
  • Quali decisioni importanti ha preso nella sua vita?
  • Che cos'è, per lei, la carriera? Crede di aver fatto carriera?
  • Quali sono le aree professionali in cui crede di dover progredire?
  • In quali aree ritiene di avere necessità di formazione?
  • In che modo si aggiorna professionalmente?
  • Quali competenze ed abilità ritiene di aver acquisito o
    sviluppato durante le sue esperienze lavorative?
  • Quali aziende le hanno dato di più e perché?
  • Qual è stato il suo principale risultato nell'ambito dell'ultima posizione ricoperta?
  • Ritornerebbe dal suo precedente datore di lavoro?
  • Quali sono i motivi che la spingono a cambiare azienda?
  • Che cosa si aspetta cambiando lavoro?
  • Quale altro lavoro le piacerebbe svolgere? Perché?
  • Che cosa Le piace della posizione che Le proponiamo?
  • Quali sono le sue aspettative economiche e categoriali?
  • Ha preferenza per ruoli specialistici piuttosto che gestionali?
  • Quali caratteristiche deve possedere, secondo lei, un manager?
  • Se dovesse reclutare dei collaboratori, quali criteri userebbe?
  • Sarebbe in grado di dirigere un gruppo? In che modo?
  • Quali abilità e competenze pensa di poter portare alla nostra azienda?
  • E quali caratteristiche ritiene, invece, le manchino?
  • Ma lo sa che lei non è adatto a questa posizione?
  • Non pensa di essere troppo vecchio per questa posizione?
  • È disposto a trasferirsi in Italia e/o all'estero?
  • È disposto a svolgere un'attività che comporti viaggi frequenti?
    Qual è il paese in cui più che in altri le piacerebbe trasferirsi? Perché?
  • È possibile avere delle referenze sul di lei?
  • Ha bisogno di un preavviso? È possibile ridurlo?

 

La tua personalità

  • Quali aggettivi la descrivono meglio?
  • Quali, a suo avviso, sono i suoi punti di forza/punti di debolezza?
  • Quale aspetto del suo carattere Le piace particolarmente? Perché?
  • Cosa apprezza di più negli altri?
  • Quale aspetto di se stesso non le piace? e degli altri?
  • Quando esce con i Suoi amici, cosa fa di solito?
  • Quali caratteristiche deve avere una persona per godere della Sua fiducia?
  • Che cosa osserva in una persona?
  • Quali caratteristiche devono avere gli altri per andare d'accordo con Lei?
  • In quali ambienti e con quali persone si sente a suo agio?
  • Ha dei rimpianti? Quali?. Che rapporto ha con la sua famiglia?
  • Che cosa pensano gli altri di lei?
  • Ci sono delle persone che hanno influito in modo particolare nella sua vita? In che modo?
  • Quali esperienze vissute hanno inciso in modo particolare nella sua vita? In che modo?
  • Quali sono i suoi interessi extrascolastici/extraprofessionali?
  • Pratica delle attività sportive?
  • Ha mai partecipato a delle gare o competizioni?
  • Come concilia il proprio lavoro con lo sport?
  • Qual è l'ultimo libro che ha letto? Me lo consiglierebbe?
  • Quali giornali/riviste legge regolarmente?
  • Ascolta della musica?
  • Viaggia spesso? Dove è stato? Come sceglie le località?
  • Come si vede? e gli altri come La vedono?
  • Che cosa avrebbe voluto fare nella vita e non ha fatto? Perchè?
  • Crede di aver raggiunto dei traguardi importanti nella sua vita? Quali?
  • Se potesse tornare indietro nel tempo, che cosa non rifarebbe?
  • Se avesse più tempo a disposizione, che cosa Le piacerebbe fare? Perchè?
  • Che cosa vorrebbe che le chiedessi?
  • Perchè dovremmo scegliere lei, invece di un altro candidato?
  • Quali sono i suoi obiettivi nel breve, medio, lungo termine?
  • Lei si definisce più una persona di pensiero o d'azione?
  • Qual è il suo sogno nel cassetto?
  • Ha mai parlato di fronte un gruppo di persone? Si è trovato a suo agio?
  • Ha delle domande da farmi?

 

Cosa chiedere

  • Mi potrebbe descrivere più dettagliatamente i contenuti del lavoro?
  • A Lei piace l'azienda in cui lavora?
  • Quali valori deve possedere la persona da Voi ricercata?
  • Quali sono le sfide più difficili che la Vostra azienda affronterà nei prossimi anni?

 


 

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Fonte Ansa.it

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